Io vorrei ogni mattina un orizzonte nuovo.
sempre più in là, sempre più lontano:
l’infinito.
Ispirate e profondamente intrecciate con una intensa capacità di percepire, le poesie di Rocco Francesco Marchianò riescono a coniugare sapientemente la musicalità tipica di uno stile classico con la purezza e l’immediatezza della poesia moderna. Dove? Nella danza di ritmo e ricerca, nella scelta dei tempi e delle parole, nella sofisticata composizione e nell’acuto protendersi dello sguardo, alla ricerca di quel dettaglio chiave che può spalancare una consapevolezza immensa. Lieve è la penna che traccia i contorni di questo osservare, ma anche affilata e schietta, come nei componimenti dedicati alla mafia, al dolore e alla sofferenza dell’esistere, dando vita ad una raccolta preziosa che ricolloca il genere poetico nella sua giusta nicchia di imperscrutabile, affascinante, universale interpretabilità.
Rocco Francesco Marchianò è nato il 24 febbraio del 1958 a Massafra, cittadina in provincia di Taranto. Ha cominciato a scrivere poesie ai primi anni del liceo scientifico per amore di una compagna di classe. Dopo il diploma ha frequentato per qualche anno la Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bari e successivamente si è trasferito a Piacenza dove svolge l’attività di operaio.
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