Attraverso i ricordi dell’autore rivivono le persone della sua vita, uomini e donne che hanno fatto la storia di Comunanza, paesino dell’entroterra marchigiano: persone umili che sono diventate protagoniste dei racconti di una quotidianità semplice ma ricca di piccoli e grandi avvenimenti. Il testo offre uno spaccato emblematico di un periodo della storia italiana, e se da una parte abbiamo la povertà, le difficoltà e le atrocità della guerra, dall’altra si ergono tutta l’umanità e la solidarietà di cui l’uomo è stato capace.
Ovidio Palombi è nato il 2 marzo 1927 a Comunanza (AP) e morto a Montefiore dell’Aso (AP) il 29 maggio 2021. Laureatosi in Medicina e Chirurgia e poi specializzatosi in Pediatria presso l’Università di Perugia, ha esercitato la sua professione come aiuto presso l’Ospedale di Amandola (FM), nelle condotte mediche di Comunanza (Croce di Casale) e Montefiore dell’Aso ed in molti Consultori Pediatrici della zona. Ha ricoperto cariche istituzionali come consigliere provinciale ad Ascoli Piceno e come consigliere comunale a Montefiore dell’Aso. Compiuti gli ottant’anni ha cominciato a mettere in rima ricordi ed emozioni della sua vita trascorsa nel suo paese natio, Comunanza, usando il dialetto di allora.
Ha pubblicato tre volumi: Comm’ eravame a tembu de caze corte (2009), Attornu a la rola (2011) e Comm’ eravame quanne ce sse vulia bbe’ (2014). Inoltre ha pubblicato una raccolta di poesie in lingua, Con te nel silenzio (2010), editore Andrea Livi, Fermo.
Sempre per Europa Edizioni ha pubblicato il libro La favola vera di un vecchio medico condotto (2017), che ha ricevuto una Menzione Speciale alla VII Edizione del Premio Letterario “Mino De Blasio” (San Marco dei Cavoti, 14 aprile 2018) con la seguente motivazione: “Per aver affidato alla narrazione un’esperienza umana e professionale esemplare, in cui l’altruismo, la solidarietà e il senso del dovere si pongono come valori ispiratori della testimonianza di vita e di scrittura”.
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