L’appuntato dei carabinieri consegnò all’avvocato Italiano Salvatore una busta gialla. Dentro c’è la comunicazione che cambierà per sempre la vita di Salvatore. Il mittente è il Tribunale Penale di Verona, d’altronde lui è un avvocato penalista, ma il suo sesto senso gli dice che questo incarico lo porterà in una fitta rete di guai. Si tratta della nomina a difensore di ufficio di un imputato di un processo, ma l’imputato non è una persona qualunque. Si tratta di Ficca Carmelo, contro la cosca di Giuseppe Avanzo, detto “u’cardinale”, e i reati imputatigli sono associazione mafiosa e favoreggiamento. Vendette, trame, corruzione, rivelazioni e colpi di scena ci faranno toccare con mano la pericolosità della criminalità mafiosa e scoprire che il coraggio può cambiare lo svolgersi degli eventi…
Giorgio Soffiati è nato nel 1948 e vive a Legnago (VR), cittadina della quale è stato sindaco dal 1988 al 1992. È stato un insegnante di matematica e scienze della ex scuola media. Ha pubblicato nel 1998, con una casa editrice locale, un romanzo intitolato Il Campanile di San Marco che ipotizzava l’avvenuta secessione del Veneto. Ha scritto anche racconti brevi e poesie che però non ha pubblicato.
Barbara ottoboni –
Bel libro, letto tutto d’un fiato, con sorpresa nel finale