La Cassarese, attraverso quest’opera, con tono umoristico – a tratti persino sarcastico – crea un moderno Decameron, il Decazzeron appunto, che, attraverso un testo suddiviso in due parti e strutturalmente articolato, ripercorre la genesi – nel vero senza della parola – e l’esistenza di una coppia anormale fin troppo normale, il sor Cipolla e l’Enrichetta, passando per incontri mistici e più “terreni”, come quello con il temuto Coronavirus e le sue varianti. Ci ritroviamo coinvolti in un ménage familiare all’insegna di quella sopportazione che sopraggiunge tra coppie in realtà particolarmente affiatate, perché riuscire a ridere dei propri e degli altrui difetti non è cosa da poco, ancor meno lo è essere capaci di fronteggiare le sfide del quotidiano – perché queste sì che sono complesse da gestire – senza perdere l’opportunità… di trattar male il proprio compagno con il sorriso!
La Cassarese nasce a Cassaro (SR) nel 1945, ma da sempre vive a Roma, dove si laurea con lode in Lettere Moderne. Abilitata per l’insegnamento alle scuole superiori, sceglie di insegnare Italiano e Storia nella scuola primaria dove, attraverso giochi e varie attività ludiche, stimola la curiosità degli allievi e la gioia della conoscenza, dando vita a mostre ed eventi. Espone in varie sedi le sue opere (olio, tempera, pastello, ceramica fredda), ottenendo riconoscimenti e premi. Muore non si sa quando ma si spera in una lunga vita visto che i familiari ripetono che l’erba cattiva non muore… mai!
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