I ruoli sono una cosa importante nella vita, Nadia ripete spesso questa frase.
Crede sinceramente, che il fulcro dell’esistenza sia racchiuso nell’equilibrio instaurato fra le persone, i luoghi vissuti ed il raggiungimento degli obiettivi principali stabiliti con se stessi.
Ha viaggiato molto, conoscendo civiltà lontane dal sentito comune occidentale: Nicaragua, Honduras, Ucraina. Ha accolto ogni realtà come un arricchimento, con curiosità e senza mai giudicare, ma traendo spunti di riflessione sul senso della realtà e della comunità. Attraverso gli occhi di un’adolescente prima e di una donna adulta poi, scorre il mondo e il suo equilibrio.
La sopraffazione fra civiltà, gli ordinamenti sociali differenti, le considerazioni che scaturiscono dall’osservazione diretta di tutto questo, creano l’occasione per un’analisi delle emozioni più personali.
I luoghi e le persone sono davvero insostituibili? Cosa determina l’identità di ciascuno di noi?
Ciò che studiamo, le culture che conosciamo, la famiglia da cui nasciamo definiscono chi siamo veramente?
Domande e dubbi che scaturiscono da un vissuto intenso e mai banale.
Con semplicità e determinazione Nadia si racconta attraverso persone, volti, città ed emozioni.
Ciascuno ha un dono e la vita è il percorso per scoprirlo, lasciando parlare sempre la parte di sè credente.
Per il cuore non c’è medicina, né denaro che possa trasformarlo a piacimento della volontà altrui. Seguire ciò che il nostro io più profondo ci consiglia è, apparentemente, la risposta più semplice ad ogni dubbio.
Riuscirci, o provarci perlomeno, è l’epopea di questa narrazione.
Nadia Gorini è nata nel 1972, a Firenze. Ha studiato Scienze Politiche, con indirizzo Sociale. Sposata e con due figli, vive a Milano dal 2011.
Maurizio Giustini –
Ho ricevuto finalmente il libro.
Ho cominciato la lettura dopo cena e leggendo leggendo mi sono trovato alla fine del libro nelle ore piccole della notte.
Mi ha molto appassionato la storia, che in parte conoscevo non in tutti i dettagli, essendo un lontano parente ma, in quel periodo per fortuite circostanze non avevamo più contatti . Ho trovato la scrittura molto fluente e sopratutto che intrigava al punto di dover arrivare a leggere tutto il libro in un fiato. Questo chiaramente da un punto di vista esclusivamente personale . Descritti in modo molto chiaro i vari stati d’animo e le conflittualità con i genitori .
Ne consiglio vivamente la lettura . Per un esempio concreto di come si può e si deve affrontare la vita , che come dice l’autrice …la vita l’è bela la vita l’è bela basta aver l’ombrela . Mitica canzone targata Jannacci Pozzetto .