Un mondo magico popolato da fate, elfi, fiori dai poteri straordinari. E poi… e poi… e poi è un viaggio fantastico che ciascun bambino, da solo o meglio ancora in compagnia dei propri genitori, può intraprendere, leggendo una parte delle storie e scoprendo da solo gli indizi per continuarle. Protagonisti assoluti sono gli stessi bambini: Giulia e Raffaella nel mondo delle fate devono rispondere agli indovinelli di un essere deforme; un bambino ascolta pieno di entusiasmo le filastrocche del nonno che narrano tra l’altro dell’avventura degli uomini che presero la strada delle caverne grazie allo zampino di un elfo; in un altro racconto Giorgino incontra un pesciolino che lo invita a non catturarlo ma a tuffarsi in acqua per scoprire le meraviglie del laghetto, mentre il crisantemo, il fiore della vita, è al centro di un’altra storia intrisa di leggende di un tempo lontano. La penna di Michela Cardamone crea mondi immaginari e delizia i lettori con rime di diversa metrica dando spazio anche alle voci di grandi autori della letteratura, il tutto in un miscuglio affascinante di suggestioni e sensazioni che i bambini spesso sanno assaporare più degli adulti.
Michela Cardamone ha collaborato con brevi racconti alla pagina “culturale e letteraria” del Corriere di Frosinone, ha pubblicato nel 1989 il racconto lungo La grande casa per i tipi Pellegrini di Cosenza; nel 1992 il racconto lungo Come terra per i tipi Dismisuratesti di Frosinone e, sempre per i tipi Dismisurastesti Fiori di Cardo nel 2000; ha pubblicato per i bambini L’Elfo racconta e Il ritorno dell’Elfo con la casa editrice Il Filorosso di Cosenza.
Ha vinto il Premio Ciociaria 1990 per la narrativa e, nel 1995, il Primo Premio del Concorso Letterario “Donne scrivono di donne” indetto dall’Associazione Culturale “Civitas Nova” di Alatri. Nel 1996 ottiene il IV premio per racconto edito, al “Foemina d’oro” di Massa Carrara.
Scenografo, illustratore, grafico e artista multimediale. Enrico Quadrozzi, si è diplomato col massimo dei voti all’Accademia delle Belle Arti di Firenze ed è stato Assistente Didattico presso la cattedra di Scenografia.
Tradizione e innovazione: è la missione della sua arte, che mescola stili e tecniche diverse.
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