I concetti della neuroscienza cognitiva hanno rappresentato negli ultimi decenni una vera e propria rivoluzione nel campo dell’indagine sui processi alla base del pensiero umano. Il saggio di Giovanni Consalvi arricchisce l’insieme di contributi scientifici sul tema, estendendo la ricerca ad altre discipline, capaci pur nella loro diversità di offrire più di uno stimolo al percorso conoscitivo umano. Riprendendo – e rileggendo – le opere di grandi pensatori come Giambattista Vico, Immanuel Kant, Sigmund Freud e Konrad Lorenz, l’autore accompagna il lettore in un viaggio interdisciplinare ricco di stimoli e di suggestioni, sempre nel rispetto di spiegazioni di ordine biologico e scientifico. La tesi di fondo è che essendo gli organi e gli apparati di ogni organismo vivente specie-specifici, così come la loro morfo-funzionalità, ne deriva che la legge etologica dell’ereditarietà dei caratteri comportamentali dipende dalla genetica ereditarietà degli organi e/o apparati cognitivi.
Tale principio, di per sé innovativo e incontestabile, viene peraltro corroborato innanzitutto da un’argomentata puntualizzazione e revisione delle definizioni correnti di genotipo, di fenotipo e del significato di caratteristica ereditaria specie-specifica; poi, di seguito, da una rappresentazione schematica dei detti organi o apparati cognitivi dell’uomo (ontologia umana: Tav. 21, Apparato psico-intuitivo sec. Freud; e Tav. 22, Organo della ragion pura sec. Kant), e degli animali (ontologia animale: Tav. 47, Apparato istintivo-intuitivo sec. Lorenz); infine, nella Tav. 10 (Perfetta identità delle due scienze …), vengono posti a confronto due brani tratti rispettivamente da L’Etologia di Lorenz e da La Scienza Nuova del Vico, per dimostrare che a quest’ultima ben spetterebbe la qualifica di Etologia Umana, nonostante fosse stata pubblicata nel lontano 1744.
Un’opera complessa e meditata a lungo, che forse farà storcere il naso a quei “titolari della conoscenza” che osteggiano le ricerche contemporanee e sono legati quasi fideisticamente a vecchi paradigmi conoscitivi, e che invece esalterà la sete di conoscenza e di innovazione dei cervelli più sensibili al cambiamento e alle indagini profonde.
Giovanni Consalvi è nato in Pedicciano di Fagnano Alto (AQ) nel 1942. Ha esercitato la professione di chirurgo prima nel settore pubblico e poi nel privato fino al 2010, anno in cui è andato in pensione. Tra le sue numerose pubblicazioni sul rapporto cervello-mente figurano Manuale di neuroscienza cognitiva (Edizioni Tracce, Pescara, 2009) e Apocalisse Maya 2012: fine di questo “mondo-Alzheimer” e principio di un nuovo mondo intelligente? (Edizioni Biemme, L’Aquila, 2012).
PREMI E RICONOSCIMENTI
Recensione siglata dal
Professore Vincenzo Iannuzzi, Primario Medico cilentino che, trasferitosi a Trento, si è versato con profitto nella produzione e nella divulgazione di tematiche estremamente complesse concernenti l’umana scienza e coscienza.
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Premio Città di Como – Menzione tra i “Selezionati”
FOREIGN RIGHTS
The concepts of cognitive neuroscience have represented a real revolution in the field of investigation of the processes underlying human thought. Giovanni Consalvi’s essay enriches the theme, extending the research to other disciplines: despite their diversity, they want to offer more than a stimulus to the human cognitive path. Taking up – and reading again – the works of great thinkers such as Giambattista Vico, Immanuel Kant, Sigmund Freud, and Konrad Lorenz, the author takes the reader on an interdisciplinary journey full of stimuli and suggestions, always respecting biological and scientific explanations. The basic thesis is that since the organs and apparatuses of every living organism are species-specific, as their morpho-functionality, it follows that the ethological law of the heredity of behavioral traits depends on the genetic heredity of organs and or cognitive apparatuses. This principle, as innovative and indisputable, is, however, corroborated first of all by an argued clarification and revision of the current definitions of genotype, phenotype and the meaning of species-specific hereditary characteristic; then, below, by a schematic representation of the said organs or cognitive apparatuses of man (human ontology: Table 21, Psycho-intuitive Apparatus sec. Freud; and Table 21, Psycho-intuitive Apparatus sec. 22, Organo della ragion pura sec. Kant), and of animals (animal ontology: Table 47, Apparato instinctivo-intuitivo sec. Lorenz); finally, in Table 10 (Perfetta identità delle due scienze …), two passages taken respectively from “L’Etologia” di Lorenz and “La Scienza Nuova del Vico” are compared, to show that the latter would be entitled to the title of “Etologia Umana”, even though it was published in 1744. A complex and long thought work, which will perhaps turn the nose up at those “holders of knowledge” who oppose contemporary research and are almost fideistically linked to old cognitive paradigms, and that instead will exalt the thirst for knowledge and innovation of the brains most sensitive to change and deep investigations.
Giovanni Consalvi was born in Pedicciano di Fagnano Alto (AQ) in 1942. He worked as a surgeon first in the public sector and then in the private sector until 2010, when he retired. His numerous publications on the brain-mind relationship include Manuale di neuroscienza cognitiva (Edizioni Tracce, Pescara, 2009) and “Apocalisse Maya 2012: fine di questo “mondo-Alzheimer” principio di un nuovo mondo intelligente?” (Edizioni Biemme, L’Aquila, 2012).