Il romanzo storico di Antonio Venditti prende spunto da un racconto, ascoltato nella fanciullenza dalla voce di un parente del bandito, rievocato e approfondito molti anni dopo, nella ricerca per la “Storia di una città millenaria”. La vita avventurosa del protagonista è ricostruita sulla base della “Relazione del processo”, celebrato da una Commissione del Tribunale criminale di Roma, nel 1858, a Velletri che era capoluogo di Legazione dello Stato Pontificio, al confine con il Regno delle Due Sicilie.
La vicenda del bandito si sviluppa nel periodo risorgimentale e alcuni grandi personaggi dell’epoca fanno la loro apparizione in città, che assiste direttamente a storici avvenimenti. Cencio Vendetta, che ha trascorso lunghi anni della sua giovane vita in carcere, per reati effettivi o presunti, è animato da un anelito profondo alla libertà, che lo ha contraddistinto nel male e nel bene, inteso, nella parte finale della sua vita, come ricerca di redenzione, contro l’avversa e irrevocabile sorte.
Antonio Venditti è nato nel 1940 a Velletri, nel territorio metropolitano di Roma. All’Università La Sapienza di Roma si è laureato in Lettere e in Pedagogia. È stato docente e dal 1975 preside per oltre un trentennio. Nella lunga e intensa attività letteraria ha prodotto numerose opere di vario genere: poetiche, storiche, educative, teatrali, narrative. Fin dalle prime edizioni, è iniziata la collaborazione artistica con l’amico pittore e scenografo Agostino De Romanis, Maestro di grande fama, i cui dipinti sono in tutte le copertine e all’interno delle opere. Roberto Luciani, scrittore e critico, è autore delle Prefazioni. L’elenco delle pubblicazioni e dei relativi eventi è riportato nel sito web www.antoniovenditti.it
Dipinti di Agostino De Romanis. Nato a Velletri nel 1947. Ha frequentato, con grande impegno e notevole profitto, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, conseguendo il titolo di Scenografo, perché la passione pittorica era unita, a quel tempo, alla predilezione per il Teatro, che ha lasciato un segno profondo nell’attività artistica successiva. Fin da giovanissimo ha cominciato a produrre opere, a ritmo intenso, esponendole subito in mostre collettive e personali, numerose anche a Roma, dove ha ottenuto lusinghieri consensi della critica e del pubblico. La sua statura artistica è cresciuta e la fama si è diffusa in Italia e all’estero, dove è stato chiamato ad esporre, in particolare, in Australia, a Sidney, e in Indonesia, più volte, a Jakarta e a Bali. Numerose sono le pubblicazioni, in pregevole veste tipografica, a cura di prestigiose Case Editrici, in più lingue, che hanno diffuso in tutto il mondo il nome del grande artista veliterno.
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