Durante la seconda guerra mondiale successero cose incredibili in Italia. Il fascismo imponeva una dura disciplina e gli adolescenti dovevano uniformarsi alle direttive senza protestare o manifestare insofferenza. La voce protagonista di questo romanzo è nel 1940 un bambino che frequenta la scuola elementare in zona piazzale Loreto a Milano. Lui, come altri suoi compagni, viene esposto ai raggi ultra-violetti per combattere, a detta del regime, il rachitismo e migliorare lo stato di salute. Gli effetti però sembrano andare al di là, tanto che questa “terapia” influenzerà non poco la vita successiva del ragazzo, tra cefalee, emicranie e improvvise capacità ultrasensoriali. Nel frattempo la guerra infuria e rende sempre più difficile la quotidianità, imponendo trasferimenti – nella zona tra Como e Erba – e convivenze forzate come nel caso dell’arrivo dei nazisti.
Il romanzo di Giovanni Bianchi racconta il difficile periodo della guerra tramite gli occhi di un ragazzino, e la stagione immediata-mente successiva, fino al 1958, quando quell’esperienza collettiva e traumatica lasciò il posto ai destini individuali, tra nuove sfide da affrontare e sogni da realizzare…
Giovanni Bianchi vive a Milano, città dove è nato nel 1934 e che ama da sempre. Dopo essere rimasto orfano di guerra nel tristemente famoso bombardamento dell’Agosto del 1943, ha trascorso alcuni anni in diversi istituti e comunità preposte dallo stato. A quattordici anni è entrato a tempo pieno nel mondo del lavoro, completando successivamente gli studi in scuole serali e festive al fine di consolidare una adeguata linea di carriera nella specializ-zazione della finanza e del commercio con l’e-stero. Da diversi anni è in pensione e divide il tempo tra la sua amata Milano e la sua ridente Liguria. “Il Viale del Sole Nascente” è il suo primo libro. Lo spunto iniziale è nato da una richiesta della figlia, che desiderava conoscere qualcosa in più della sua storia di bambino e adolescente negli anni della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra in Italia.
Rosanna Elli –
Ho letto con interesse “Il viale del sole nascente”, opera complessa che tratta, nella prima parte, delle peripezie di un ragazzino durante la seconda guerra mondiale, mentre la seconda parte narra del periodo che si svolge dal successivo dopoguerra all’alba del boom economico.
L’incontro con una misteriosa “LEI” conferisce una notevole originalità al romanzo che si caratterizza mediante il genere “flash” e introduce il lettore in un contesto più impegnativo e, sotto certi aspetti, più difficile da interpretare. Qui Il ritmo del racconto ne risente e, malgrado la prosa sciolta, a volte non rende assimilabile, alla prima lettura, l’insieme del lavoro. Mi riferisco in modo particolare agli “apporti e deporti”, come li chiama l’autore, ai “colloqui con l’astrofisico”, ai risvolti “filosofici” del contesto e all’incombente ombra di “LEI” e delle sue profezie.
Ne consegue che qualche brano della storia necessiti di una rilettura e di un approfondimento e forse è proprio quello che desidera l’autore, uomo che dimostra di possedere una forte sensibilità.
Questa è la chiave della forza di questo romanzo che si colloca su un piano assolutamente non banale, in un contesto quasi surreale nel quale, prendendo a riferimento una frase del Cardinale Schuster (Arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954) : “Nulla avviene per caso”.
roberto potecchi –
La mia impressione è che ci s trovi in presenza di un romanzo fresco e originale. Scorrevole nella lettura e che si esprime con lessico adeguato al periodo in predicato. E’ lavoro che si regge bene per lo stile e i contenuti, si diffonde col “passa parola” e non necessita di particolari inviti alla lettura, oggi molto in uso per sostenere una narrativa a volte debole e di mestiere. Se se così sarà non tarderà a fare presa sui lettori, altrimenti vorrà dire che la sola “arte” oggi, da sola, non basta più-
Dressenetto –
Il romanzo è a sfondo biografico/storico e offre una testimonianza molto utile per meglio comprendere un periodo così tragico ed unico come quello della seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra. Questo lavoro offre molti punti di riflessione. La testimonianza è attendibile e apprezzabile in quanto priva di accenti giudicanti o rancorosi: si limita a illustrare i fatti quasi a titolo di cronaca quotidiana vissuta ed accettata cosi’ come proposta dal destino. E’ un libro inusuale, piacevole e drammatico allo stesso tempo che consiglio vivamente a chiunque sia interessato ad una testimonianza autentica del tempo.