Una storia avvincente dove un frate sui generis, ma giusto, viene colpito da un’accusa infamante. È vittima di un complotto ordito alle sue spalle negli ambienti monastici e clericali dove la verità risulta difficile da indagare, anche a causa degli intrecci fra politica e religione per il mantenimento della propria fetta di potere.
Bene e male si mescolano soffocando anche i sentimenti più puri quali l’amicizia. Luci e ombre sulla verità, ma su tutto incombe l’ineluttabilità del destino.
Mario Schiumerini nasce a Cosenza nel 1948. Entra molto giovane nel mondo del lavoro concludendo il suo ciclo lavorativo come direttore di banca.
Dopo il collocamento in pensione inizia a coltivare un’antica passione per la scrittura pubblicando nel 2015 un libro autobiografico intitolato I racconti di nonno Mario. Nel 2017, scrive il suo primo romanzo, Vicolo Cieco, e nel 2018 pubblica Mosaico Cosentino, quest’ultimo ambientato nella sua città di origine durante il periodo di avvento in Italia del regime nazi-fascista. Come per i primi tre, anche l’ultimo suo lavoro, L’amico fedele, risente dell’influenza di ricordi ed esperienze personali vissute legate alla realtà. Storie vere che sono fantasiosamente ricostruite nei suoi romanzi per come immagina possano essersi effettivamente svolte. Il filo comune che lega l’intera sua produzione letteraria è l’ineluttabilità del destino nella vita di ogni essere umano.
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