Gli esseri umani hanno bisogno di condivisione, di sapere che anche qualcun altro ha vissuto le stesse esperienze per riuscire a metabolizzarle. Il COVID 19 e il conseguente lockdown nella prima metà del 2020 costituiscono un punto di non ritorno nel modo di osservare la realtà circostante. Il mondo è cambiato per sempre e ognuno ha la sua storia da raccontare.
Con un pensiero fisso rivolto alle vittime, attraverso un flusso di pensieri, l’autrice Aia Landi racconta il suo lockdown condividendo il diario della quarantena tra riflessioni e ironia su comportamenti sociali e scelte politiche.
Aia Landi ha 59 anni. Adottata da Milano dieci anni fa dopo aver girato il mondo, è ingegnere meccanico. Sposata, una figlia universitaria e la passione per il mare e l’alta montagna. Volontaria per il Centro Velico Caprera per malati oncologici, innamorata di Milano, ha l’hobby per la scrittura. Sogna di pescare gamberetti su un gozzo e scrivere libri mentre soffia il maestrale.
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