Fa veramente piacere ascoltare le parole di Barbara Ungari, un suono infatti, quello delle sue parole e delle sue emozioni, che sale dalla pagina attraverso gli occhi, arriva dentro di noi e ci percorre, caldamente, regalandoci una sensazione di benessere che passa attraverso i suoi versi caldi, accoglienti, romantici e appassionati, teneri ed innamorati, effettuosi e sfumati di lieve tristezza, cui sceglie però di non abbandonarsi mai. Una raccolta breve, quella che teniamo tra le mani, eppure così ricca, coinvolgente, un muoversi vorticoso tra i suoi pensieri e le immagini richiamate dalle tante vite vissute.
Barbara Ungari, 31 anni, risiede a Piacenza ma si definisce nomade nell’anima: «Ho vissuto in Francia per quasi un anno e le mie grandi passioni sono i viaggi e le lingue straniere ma anche l’arte ovviamente»: si è diplomata infatti al liceo linguistico ed ha poi conseguito la laurea in Lingue e Letterature straniere all’Università degli studi di Parma. Per lei la poesia «è sempre stata uno sfogo, caratteristica che ho ereditato da mio nonno Igino, al quale dedico questa raccolta insieme a mia madre Daniela». Nella vita si è sempre rimboccata le maniche: «Sono stata supplente di inglese, insegnante privata, vendemmiatrice e potatrice di vigne francesi, e sono tutt’ora tutor di conversazione di inglese online» ma soprattutto non ha mai dimenticato di dedicarsi alla sua anima: «Adoro gli animali e i libri polverosi, la natura ma anche le metropoli, la musica e le persone folli, ma soprattutto il sentirmi libera. Come in un nido di farfalle».
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