«La silloge è composta da un insieme contenuto di componimenti piuttosto omogenei nella lirica ma eterogenei nella struttura; riprendono a tutti gli effetti la mutabilità del sentimento d’amore, che per sua caratteristica non è mai uguale ma sempre diverso, in preda a sensazioni ed umori che difficilmente possiamo controllare e che pure sono tutti irrimediabilmente legati al vincolo che il sentimento stesso crea. Questa raccolta è uno scorcio su uno squarcio di cuore; è il modo con cui un’anima si àncora alla realtà, perché la scrittura vivifica, concretizza e non lascia che si disperda nel vuoto del tempo ciò che quel tempo ha reso unico.»
Angelica Santoro, è nata a San Giovanni Rotondo, un piccolo paese della Puglia, il 19 settembre 2000 ed è cresciuta lì fino all’età di 18 anni. Durante il quarto anno di Liceo linguistico, decide di intraprendere un’esperienza per lei decisiva, trasferendosi in Inghilterra e scoprendo di essere uno spirito libero e inquieto, mosso dal vento e dalle circostanze della sua vita. Ispirata dai romanzi di Alberto Moravia, decide di intraprendere la carriera universitaria in Lettere Moderne presso l’università “La Sapienza’’ di Roma, una città che per lei è rifugio d’amore.
Schiava dell’arte e della bellezza, è seguace delle sue “mille me’’.
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