«È questa la raccolta dei sentimenti arcani, quelli che fanno parte della nostra stessa identità, che vivono di quei silenzi intensi animati dalla mancanza di parole, perché per quanto straordinaria, a volte essa rimane muta di fronte ad un’immensità impercettibile, men che meno descrivibile. La vita, l’amore più grande, ecco la protagonista assoluta della raccolta: “ti spettina”, ma sa anche essere carezza nella sua crudeltà, possiamo solo che imparare ad amarla, ma a distanza, in un certo senso, lasciando che il tralcio vitale che siamo noi abbia una sua autonomia, una sua possibilità di accoglierla, la vita, con i rami verso l’alto delle possibilità e le radici della coscienza.»
(dalla Prefazione)
Francesca Gerbi è nata il 29 aprile 1989 a Bra e vive a Corneliano d’Alba, in Provincia di Cuneo. Da sempre innamorata della cultura e delle tradizioni del territorio, è laureata in Lettere, giornalista pubblicista e insegna Lingua italiana e Storia. A marzo 2016 un male incurabile le porta via il braccio destro, ma lei è cocciuta e decide di fare uno scherzo alla vita, così s’improvvisa scrittrice.
A novembre 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo, Cicatrici oltre il buio (Umberto Soletti editore), a novembre 2018 il secondo, Una torre ci vuole… (Umberto Soletti editore), ad aprile 2019 il terzo, un noir, È stato Baudelaire (Buendia books edizioni).
Dedica il suo tempo libero alla Protezione civile, ai suoi animali, alla natura e allo sport.
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