Una strana storia, quella dei Dotti, intricata, incoerente e incomprensibile ai componenti stessi della famiglia.
Gli adulti si muovono, come su un palcoscenico, ignari di essere osservati dagli sguardi attenti e increduli di due bambini, Anita e Samuele, cugini “acquisiti“. I bambini realizzano, a loro modo, le incoerenze, i sotterfugi delle famiglie a cui appartengono, passando inosservati, come se essere piccoli significasse non comprendere e non soffrire.
Anita e Samuele creano pian piano un loro mondo segreto, minato di tanto in tanto dalle incursioni dei “grandi”.
Il tempo che passa inesorabile li trova adolescenti alle prese con i segreti, i lutti, i litigi di famiglia. L’affetto che li lega, come un filo sottile, si spezza per poi riannodarsi attorno alla trepidante scoperta del sesso con i suoi risvolti proibiti. E poi ancora il tempo li divide per farli di nuovo incontrare, giovani adulti. Nel frattempo si sono mosse tante pedine sulla scacchiera della loro vita, si sono creati nuovi rapporti e alcune persone hanno preso nuove strade. Anita e Sam si incontrano ancora e chissà se sarà per sempre.
Aurelia Rossi (1951) psicoterapeuta, vive e lavora a Cremona. Ama la scrittura e, nella descrizione degli eventi e dei personaggi, cerca di cogliere sfumature emotive che a prima vista potrebbero sfuggire all’attenzione ma che caratterizzano la psicologia di ognuno di noi.
Ha pubblicato in precedenza: Le strane ferie di Teo, Il cerchio di Simone, La vicina gentile (con quest’ultimo nel 2020 si è classificata al quarto posto nel Concorso Nazionale di poesia e narrativa “Vittorio Alfieri” indetto dal Comune di Asti), Porfiria e altri racconti.
Ha vinto due concorsi letterari nel 2018 e nel 2019 indetti da Associazione Licenza a Poetica con sede ad Arona, nella sezione Racconto breve e fotografia.
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