«In un mondo che ostenta in continuazione, è così difficile distinguere l’artificiale dall’artificioso e dal finto, per capire cosa sia “realmente vero”, eppure ciò non dovrebbe mai accadere per quanto riguarda i sentimenti… eppure… anche questi, purtroppo, sono spesso sacrificati per inadeguatezza o futile superiorità, e muoiono schiacciati dal peso della non-sostenibilità. Federico Murri decide di dar loro una possibilità in una maniera nuova, più tagliente ed immediata, perché la bellezza può nascondersi ovunque, anche tra un verso criptico e apparentemente dissonante che, a ben guardare, in realtà, racchiude tutta la purezza della sincerità.» (dalla Prefazione)
Federico Murri (1995) nasce a Tarquinia (VT) ma vive e studia a Viterbo, dove pratica con ottimi risultati svariati sport (pallavolo, tennis, tiro sportivo, fitness). Studia al locale liceo scientifico e ad oggi frequenta l’Università di Agraria. Il suo poliedrismo e la sua sensibilità lo portano alla poesia un po’ per gioco, scrivendo per decodificare i suoi pensieri sulla natura umana e da giovane uomo ci regala una perlustrazione fedele della difficoltà odierna di concretizzare sentimenti, romanticismo e, in definitiva, l’amore, intesi nel loro senso sano e pulito. La penna decisa di Murri, quasi da futurista, scrive di sentimenti forti e taglia l’animo con poche parole che tuffano il lettore in momenti di vita quotidiana fatti di fumo di sigaretta, corse notturne e qualche “bicchiere di normalità” come i suoi scritti che lasciano dopo la lettura il sapore di una riflessione che solo il lettore può concludere.
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