Sono tanti i fili che si annodano nelle poesie di Benito Adami e che vanno a costituire una trama poetica nella quale emergono tematiche profonde, ricche di diverse cromature e sfumature. Come il gallo canto felice al nuovo giorno è infatti una silloge complessa nella quale l’autore affronta, da diverse angolazioni, problemi esistenziali. Emergono così, con pregevole e raffinata capacità stilistica, riflessioni sull’essere, sull’uomo del nostro tempo e, soprattutto, sull’amore.
Benito Adami è nato nel 1941 a Salerno, dove ha vissuto gli anni dell’infanzia; poi, per vicende famigliari e personali, ne è rimasto lontano. Dopo tanti anni, è tornato e ora vive a Baronissi, avvicinandosi definitivamente alla sua terra d’origine. Dopo il diploma ha lavorato per 46 anni nel mondo dei trasporti pubblici (prima trasporto su ferro e poi su gomma). È stato insignito di due onorificenze, quelle di Cavaliere e di Ufficiale all’Ordine della Repubblica Italiana. Si è poi iscritto all’università e, da studente-lavoratore, ha conseguito la laurea in Scienze politiche presso l’Università “Federico II” di Napoli.
Roberto Fresta –
Buongiorno, per caso ho avuto la fortuna di acquistare questo libro, che sto trovando molto piacevole e pieno di patos, dandomi la possibiltà la sera quando sdraiato sul divano ho l’opportunità di leggerlo, di riflettere e distrarmi dai miei problemi di vita quotidiana.
Per questo motivo un grazie, e i miei complimenti, all’Autore.
avv.Francesco Colombo –
Pensavo di leggere un volumetto di poesie come tanti già letti. Sono invece rimasto totalmente coinvolto nella lettura della raccolta di poesie: Come il gallo canto felice al nuovo giorno. Cuore e sentimenti partecipano all’unisono alle tematiche della vita e della morte affrontate dal poeta Adami. Temi da sempre fonte di riflessione per ogni uomo . Le poesie Tentazione e L’incognito mi hanno emozionato profondamente ho ritrovato in questi versi anche la mia ricerca di cosa c’è oltre quella siepe che il nostro “umano” sguardo non riesce a vedere…Grazieal per queste intense emozioni donate al lettore.
Antonella –
Ho avuto regalato questo libro di poesie “Come il gallo canto felice al nuovo giorno” prima di entrare in uno studio oculistico. Nell’ attesa , curiosa , ho incominciato a leggerlo. Sono stata letteralmente rapita già dalle prime poesie che hanno suscitato in me delle emozioni, delle sensazioni come se il poeta volesse con una tavolozza dipingere dei quadri per ogni stato d’ animo.
Enzo Lo Scudiero –
Un cammino di emozioni lungo una vita. Un prezioso scrigno di pensieri e riflessioni che l’autore ha voluto condividere.Per questo e per tanto altro gli sono profondamente grato!
Roberto Serino –
Ho condiviso con Benito un percorso lavorativo pieno di difficoltà ma anche di soddisfazioni.
Leggendo la sua opera ho ritrovato molti spunti che avevo già apprezzato in sua compagnia.
I suoi versi riflettono esperienze personali, ma alcune poesie contengono argomenti universali; mi hanno colpito in particolare “Mi hanno chiesto”, “Notte ferma”, “Terra”, “Il mistero del Creato” e ovviamente il pezzo forte “Come il gallo”, che racchiude l’intero mondo di Benito.
Libero Sesti Osseo –
In questa raccolta di poesie di Benito Adami “Come il gallo canto al nuovo giorno”, ne ho trovate tante che mi risuonano dentro. Cominciamo dalle preferite, tra quelle che ho letto: le poesie d’amore.
Le trovo tutte delicate e belle, che esprimono però sentimenti diversi.
Partiamo dall’innamoramento fresco e acerbo di Primo amore, in cui riconosco il batticuore dell’adolescenza e l’abbandono alla dolcezza della scoperta. Avvicino a questa Dopo lungo tempo, per l’emozionante e bellissima descrizione della riscoperta dell’ innamoramento in età più matura, con la consapevolezza che l’amore ha le sue spine e i suoi dolori. Poi Io voglio. Potrebbe essere di ogni epoca, ma soprattutto giovanile. Esprime molto bene l’insoddisfazione, quell’essere alla ricerca di tutto senza mai soddisfarsi, perché in realtà si è alla ricerca di quella metà che costituisce il tutto.
E poi ancora, Incontro, che descrive la travolgente passione, con finale pieno di interrogativi; e ancora Sincero, con la descrizione di un contesto romantico sempre più chiaramente visibile, per sfociare in una passione erotica appena accennata, ma intensa.
Ci sono poi le poesie della lotta, dell’età matura. In tutte si esprime bene la fatica dell’alternare la ragione e la passione, in cui quasi sempre la ragione prevale, con qualche nota nostalgica o di rimpianto. Sono di questo gruppo Vigile attesa, Vigile la ragione, Insonnia, Sei passata, Saggezza, Occhi. Tutte poesie intimiste, esperienziali, belle. Ognuna con sfumature diverse, ognuna che offre un quadretto vivido di una situazione coinvolgente, con finale spesso sorprendente.
C’è poi Il ritorno dell’amante, in cui si partecipa all’alternanza dei sentimenti, alle montagne russe dell’amore. Metterò in questo gruppo anche Metti un seme, che potrebbe collocarsi in più parti, ma che mi piace collocare qui.
Ci sono poi due poesie in cui l’immedesimazione è stata fortissima. Sto parlando di Abbandono, che ho trovato davvero molto coinvolgente e bella. La descrizione dell’abbandono e della sua apparente assurdità, del dolore della separazione molto ben descritto. E’ quasi un’esperienza di separazione vissuta da me stesso. Poi c’è La fiammella, l’agonia di un amore che forse è meglio spegnere per preservarne il bel ricordo.
C’è poi Una vita confusa (e che prende senso). Sembrerebbe collocabile alla fine di questo ciclo di poesie che tutte mi son piaciute per quello che esprimono, per la loro sintetica capacità di comunicare sentimenti diversi,
In seconda battuta ho apprezzato – per come sono espresse – le poesie del malessere del vivere sociale. Credo di poterlo definire così. Tra tutte mi piace Crocefiggetemi. E’ stupenda, nel suo abbandono senza energia, con quella chiusura sorprendente e provocatoria “Crofiggetemi, vi prego, sdraiato su un divano”.
È per certi versi simile la poesia il Rudere, altrettanto bella in quella chiusura “non faccio polvere”
E poi Confine, in cui con poche parole mi hai proiettato nell’angoscia (anzi, nelle angosce) di oggi. Anche In un locale inglese racconta molto bene l’osservazione un po’ solitaria. Ci sono anch’io lì. E sento la mancanza di chi non c’è.
Belle sono pure le poesie di sconforto, presumo nel mondo del lavoro.
Nuvole alla fronte, nel buio del lavoro senza etica e gioia. Si accoppia bene a Tentazione, in cui si percepisce perfettamente la fatica del vivere il lavoro, molto ben espressa. Bella è Smarrimento, con il vino che porta all’oblio per rendere più accettabile il buio del futuro. Nello stesso genere e sempre bella è Uomini in croce. Piazzerò tra le poesie di questo genere anche Terra. La chiusura “campo di ortiche e rose, ch’io possa riconoscerle” la trovo sintetica e meravigliosa.
Altre poesie che ho apprezzato sono quelle dell’impegno sociale, con Orgoglio che si chiude con la bella sintesi “questa sorta di difesa che mi salva fuori, mi strazia dentro” e con la condivisa gioia di
Una bella giornata, evidentemente dedicata a Renata. E’ straziante e bellissima Il mare e il tempo, così come Voglia di piangere. Mi hanno chiesto è invece una poesia dalla quale non si può rimanere fori, in cui si vede l’aiuto, ma alla fine non si sa bene chi l’aiuto lo da e chi lo riceve
Le poesie naturalistiche o di situazioni sono tante. Tra quelle che mi piacciono di più c’è Fiume, originale e che trascina in una esperienza sensoriale. Coinvolgente e bella e anche Giorni di festa, delizioso quadretto che si chiude con un sorprendente “in questo giorno anche un cane, ogni cane dovrebbe avere un osso”
Come si può vedere dall’elevato numero delle poesie che selezionato e citato, il libro mi è complessivamente piaciuto. Ho una preferenza per la sezione giovanile, in cui trovo le poesie più fresche e ricche di coinvolgenti sentimenti. Alcune sono poesie coraggiose, in cui ti metti a nudo nelle sofferenze e nel travaglio amoroso e nelle sofferenze della vita.
Ho fatto una selezione “intimistica”, tutta per il mio gusto personale. Questo non restituisce però la complessità della bella raccolta di Benito Adami “Come il gallo canto al nuovo giorno”.
Silvana Trotta –
Nella raccolta di poesie “Come il gallo canto felice al nuovo giorno” l’autore si è superato nell’affrontare le varie problematiche esistenziali. La lettura è stata piacevole e distensiva, in particolare quella riguardante la prima parte “gli slanci giovanili”, nelle quali mi sono spesso immedesimata e ritrovata. A dire il vero molte di quelle poesie mi hanno trasmesso tanta emozione nel ripercorrere gli anni della mia giovinezza. Complimenti all’autore.
Claudia Rotondo –
Con emozione mi sono immedesimata nei tuoi trascorsi ed ho percorso con te le vie dell’angoscia e del dolore, della gioia e dell’amore, l’Amore che ne tuoi versi occupa un posto d’onore e si rivela come l’unica via per una vita Serena e gaudiosa dove anche la morte assume la giusta dimensione (visione) e la fede nei valori dell’uomo si rinnova nella bellezza della natura. Grazie Zio per questo insegnamento.
JOGALLO –
una raccolta di emozioni che vanno dall’inizio del giorno leggero e poi insistente nel calore di una bella giornata fino al fresco della sera e poi al buio della notte tramite versi che raccontano il ciclo della vita che rinasce ogni giorno nuovo al canto del gallo.
Clemy –
Libro a dir poco meraviglioso, quasi quanto lo scrittore che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente. Dottore Adami vi siete superato, davvero Complimenti.