Nessuno dice di averlo invitato eppure si è presentato e, per quanto rimanga in silenzio di fronte al generale mormorio ostile, non accenna a volersene andare.
L’unico di cui si rimane a parlare, anche se non se ne vorrebbe parlare, è lui, il convitato di pietra.
Cercherò quindi, armandomi della necessaria pazienza, di affrontare anche questa bisogna aiutandomi con quel poco che posso trovare rovistando, come è mia vecchia consuetudine, nel cassetto polveroso della mia memoria. E dei miei studi.
Bruno Tomasich è nato nel 1929 a Cesena (FC); ha vissuto a Venezia, Verona, Padova, Napoli (ove si è laureato in chimica industriale), poi ancora in Veneto e infine a Roma, dove ha diretto un’industria chimica. È vedovo e padre di sei figli. Durante la seconda guerra mondiale, a 15 anni, ha militato nelle formazioni giovanili della Repubblica Sociale Italiana. In pensione, iscrittosi alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma si è laureato nel 2002 con lode.
In morte della figlia Rossella, ha scritto: Rossella l’anima e il corpo dalla vita alla morte, pubblicato da Albatros.
Per Albatros ha scritto: Vivere l’Alzheimer, L’altra Storia il confronto, Necessità dell’entropia, La nostra terra, Scienza e filosofia, Zeitgeist, Monti di Cartapesta.
Con Europa Edizioni ha pubblicato: Oltre il Pci e il socialismo europeo, Chi volle la Seconda Guerra Mondiale, Non vengo via con te, Diseconomia all’idrogeno, Brandelli di memoria, Dove s’è cacciato il mondo?, Il Contastorie, Il guardaroba degli italiani voltagabbana, Il Contastorie – Parte Seconda, A nessuno piace freddo, A Noi!, A caccia di farfalle sotto l’Arco di Tito, L’Eco di Numeri Zero, Il Sangue e l’Oro, Il tempo delle Statue nei giardini, Lo Zibaldone di un vecchio Contastorie, Caccia alle streghe, Il Vuoto nella Memoria, Una Repubblica Sociale.
Illustrazione di copertina di Stefania Tomasich.
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