Un nuovo inizio può essere un’avventura emozionante o una sfida difficile. Per Giulia, dieci anni, trasferirsi in una nuova città a metà anno scolastico significa affrontare paure e incertezze, ma anche scoprire un mondo fatto di incontri inaspettati e legami autentici.
Nella sua nuova scuola troverà compagni curiosi, prove da superare e soprattutto la maestra Clara, una figura straordinaria che durante le sue lezioni sa trasformare il confronto di gruppo in un campo da gioco in cui ciascuno può offrire un contributo. Attraverso l’arte delle domande e l’esercizio dell’ascolto, Giulia comprenderà il valore dell’inclusione, del rispetto e della solidarietà, scoprendo che ogni cambiamento, per quanto spaventoso, è anche una porta verso la crescita.
Quello di Caterina Borella è un romanzo delicato e coinvolgente che saprà divertire anche i genitori.
Temi attuali come la disabilità, lo spirito di adattamento e l’attenzione all’ambiente sono narrati con sensibilità e ci ricordano che la vera forza sta nell’accogliere il nuovo con fiducia e apertura.
Caterina Borella nasce a Padova nel 1965. Laureata in Filologia dantesca, è autrice di numerosi racconti nei quali la scrittura fonde spunti di linguistica, psicologia e storia dell’arte, innestandoli in trame che rispecchiano le fragilità e gli slanci del comportamento umano.
Finalista in diversi concorsi letterari nel 2024, ha vinto il Premio Internazionale “La donna si racconta” (Pesaro, 2024) e il concorso di Prosa Lirica “Dino Campana” (Marradi, 2025). Questo è il suo primo lavoro dedicato ai giovani lettori.
La giovanissima protagonista di Superlativo Assoluto è una bambina di oggi, attenta e sensibile, che ogni giorno si confronta con i propri coetanei e con sé stessa. Niente topolini, dunque, o schiappe o creature improbabili, come una certa visione caricaturale ce li vuole rappresentare: in Superlativo Assoluto ci sono i bambini veri, che osservano il mondo degli adulti con tutto il diritto di gustare il proprio enorme potenziale di crescita, pronti a giocare il ruolo più importante, quello del proprio futuro.
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