Una pagina bianca può custodire pensieri e sentimenti, come la felicità e il dolore. Scrivere è dar voce alla propria anima, è far vibrare nel nero dell’inchiostro sensazioni che hanno segnato nel bene o nel male la nostra vita. Ed è così che in queste pagine sono racchiuse le emozioni più e vere e profonde di Giulia per la perdita del padre e che torneranno a rivivere nel lettore che le potrà condividere perché l’amore e la morte uniscono i destini di ognuno di noi. Spesso è proprio la perdita di una persona cara a farci prendere coscienza del valore della vita e di come la morte non possa, nonostante tutto, portarci via le persone che abbiamo amato e che restano dentro di noi. Il dolore e l’amore sono una “coppia di eterni amanti” nutriti da una promessa inviolabile: rinascere a nuova vita. Quello che sono state per noi le persone che abbiamo profondamente amato, quello che ci hanno insegnato e lasciato, condividendo con noi i momenti più belli, speciali, quotidiani e talvolta difficili, andrà ad arricchire la nostra vita e ci accorgeremo che la morte non potrà mai portarci via l’Amore perché, scrive Giulia, “esiste un’immensa rete di fili invisibili che, partendo dal nostro cuore, mantengono un collegamento alle anime dei nostri cari, alla loro storia”.
Giulia Covello nasce a Reggio Emilia nel 1986 e dimostra, fin dall’infanzia, una particolare sensibilità alle tematiche umane. Inizia a svolgere volontariato dall’età di tredici anni in diversi contesti di marginalità e fragilità sociale. Laureata in Scienze dell’Educazione, dopo un anno di servizio civile, lavora come educatrice nelle scuole e nell’extra-scuola fino alla morte di suo padre, evento che segnerà un radicale cambiamento personale e professionale, portandola allo studio del mondo olistico, esoterico e spirituale. Intraprende numerosi incontri di approfondimento, entrando nel mondo dell’auto-indagine e della conoscenza del Sé. Si forma come “Life-Designer in Forgiveness” e successivamente come “Operatore olistico in trattamenti energetici Esseno-Egizi”. Divulga le tematiche dell’auto-conoscenza e del “dono dietro al dolore”, trasmettendo una spiritualità più radicata nella materia e un nuovo senso esistenziale. Appassionata della scienza iniziatica-esoterica e dell’alchimia junghiana, si definisce un “tecnico del lavoro interiore”, poiché il suo operato è estremamente applicativo e mira al lavoro pratico. Svolge sessioni individuali in cui alla lettura del disegno animico che accompagna le più buie tribolazioni, si accosta un approccio concreto di allenamento all’integrazione dei molteplici insegnamenti che la sofferenza stessa richiama.
Enzo Marchetti –
Per chi lo “legge” non può non entrare nel cuore. Da esperienze personali profonde, in questo caso dolorose e segnanti, se “ascoltate” possono portare alla scoperta delle tante meraviglie che abitano in ognuno di noi. Doni meravigliosi ricevuti che invitano ad essere ridonati e condivisi e che contribuiscono ad alzare il livello della nostra umanità. Riconoscente, un grazie veramente di cuore a Giulia per questo libro, che considero un dono offerto a tutti.